Italia Oggi 29 marzo 2012
(Marco A. Capisani )
Nelle intenzioni dell’esecutivo, la nuova norma per sviluppare l’editoria online dovrebbe entrare in vigore nel 2013, l’obiettivo ora è definire i requisiti necessari per ottenere i contributi per le pubblicazioni web. Finora il calcolo del contributo pubblico complessivo si è basato sui numeri delle edizioni cartacee. Paolo Peluffo, sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega all’editoria, punta ad incentivare i giornali online certo che su internet la stampa sostenga minori costi di produzione, dunque necessita di minori fondi pubblici per sopravvivere. Allo studio del dipartimento del governo per l’informazione, Die, a quali testate e secondo quali parametri verranno erogati gli aiuti statali. Sul tavolo anche la possibilità di riservare altri fondi per le start up in modo da incentivare nuove imprese editoriali direttamente su internet. Sono esclusi i siti che ripropongono l’edizione cartacea senza valore aggiunto o pubblicano il giornale tradizionale in pdf. Tra i parametri: certificazione dei costi sostenuti, dei contatti (quanti lettori cliccano), degli abbonamenti, e la richiesta di offrire sia contenuti gratuiti che a pagamento in modo da rendere sempre più indipendenti le testate. Ogni editore potrà decidere se rimanere solo su carta, stare solo sulla rete, soprattutto chi non riesce asopravvivere in edicola, o pubblicare su entrambi i mezzi.